APPARECCHIARE NEL TEMPO E NELLA CULTURA



Ettore Sottsass per Alessi, Servizio di posate Nuovo Milano, 1987

In alto: Jean Pierre Maurer, Still life con servizio di posate Nuovo Milano, 1990, particolare

Nella storia del design, le posate sono un importante argomento di approfondimento e studio. A partire dagli anni cinquanta del Novecento, la progettazione della posata si fece particolarmente interessante e due furono i principali percorsi seguiti dai designer: da un lato si proposero variazioni della cosiddetta “posata alberghiera”, semplice e pesante, dall’altro si interpretò la posata come espressione di un stile (posate razionaliste, post-moderne, “alla Caccia”, “alla Ponti”).
In linea con la precisazione del modello alberghiero, negli anni ottanta, Ettore Sottsass realizzò per Alessi il set Nuovo Milano, secondo progetto di posate della nota azienda di Omegna, dopo le Dry di Castiglioni. Nuovo Milano, che ottenne il Compasso d’oro nel 1989, nacque dopo una lunga serie di esperimenti formali e ricerche tecnologiche sugli spessori differenziati dei corpi delle posate e suo punto di forza è la solidità, unita alla leggerezza formale. L’impugnatura si fonde in maniera naturale alla parte terminale della posata con un effetto di elegante semplicità, assicurando allo stesso tempo la perfetta maneggiabilità.
Dal punto di vista estetico, le posate di Sottsass, realizzate in acciaio inossidabile 18/10, sono caratterizzate da un segno fluido e continuo, proprio come il suo progettista le aveva pensate, “levigate come un sasso nel mare”: pulizia formale, arrotondamento e giusto peso conferiscono a questo servizio una caratteristica eleganza.