APPARECCHIARE NEL TEMPO E NELLA CULTURA



Bottega francese, Burghley nef, saliera, 1527-1528. Londra, Victoria and Albert Museum

Gerard Horenbout (attribuito a), Mese di gennaio. Ricco signore a tavola, in Breviario Grimani, 1515-1520 circa, particolare. Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana

In alto: Miniatore francese, Scena di banchetto, in Grandes Chroniques de France, 1375-1379. Parigi, Bibliothèque Nationale de France

Condimento esaltatore del gusto, componente chimico indispensabile al nostro organismo e agente conservante dei cibi, il sale è sempre stata una sostanza pregiata e ricercata. Il controllo del mercato del sale scatenò guerre più o meno durature in ogni angolo del mondo e ogni Stato applicò imposte sul sale per rimpinguare le proprie casse.
Dal medioevo e fino al Seicento inoltrato, il centrotavola in ogni banchetto di alto rango era una magnifica saliera, stupefacente per forma e raffinatezza. Si sono conservate fino ai nostri giorni saliere a forma di draghi, leoni, conchiglie, in oro, argento con perle, pietre preziose, smalti e soprattutto le famose nef de table, capolavori di oreficeria nella realizzazione delle quali si impegnavano i più abili e fantasiosi artigiani medievali e rinascimentali.
Oggetto unico nel suo genere, la nef de table è un contenitore a forma di vascello, molto spesso in oro, nel quale si riponevano il bicchiere, il tovagliolo, il coltello, il cucchiaio insieme al sale e alle spezie. La nef veniva chiusa a chiave così che il sale e le stoviglie del signore fossero mantenute al sicuro, scongiurando insidiosi e non infrequenti avvelenamenti.
La saliera, oltre a un uso pratico, ebbe sempre un alto valore cerimoniale: la sua funzione era quella di separare il signore e i suoi più importanti ospiti dal resto dei convitati, definendo un al di qua e un al di là nell’assegnazione dei posti a tavola.